martedì 6 marzo 2012

I GIORNALI PARLANO DI NOI

NON CI SI E' FERMATI 
DOPO LA MANIFESTAZIONE
ANZI, ATTIVI ANCOR PIÙ DI PRIMA
GRAZIE ALLA LINFA VITALE
CHE ABBIAMO RICEVUTO DALLA
FANTASTICA GIORNATA DI ROMA,
CON VENTIMILA CUORI CHE BATTEVANO
ALL'UNISONO, UN MOMENTO STORICO
CHE RIMARRÀ NEI NOSTRI RICORDI
PERCHÉ SI DEVE ANDARE AVANTI,
ALTRE PROVE E BATTAGLIE
CI ATTENDONO E GRAZIE ANCHE 
AL NOSTRO CANDIDATO SINDACO
FRANCESCO LA GRUA
I GIORNALI CONTINUANO AD OCCUPARSI
DI NOI E DELLE NOSTRE INIZIATIVE.

DI SEGUITO IL TESTO DELL'ARTICOLO PER FACILITARNE LA LETTURA:
Martedì 6 Marzo 2012,
Il primo è stato Francesco La Grua, l'ultimo in ordine di tempo a candidarsi, invece, l'attuale primo cittadino, Antonio Prade (Pdl). Ad oggi sono nove i promessi "sposi" a palazzo Rosso. La campagna elettorale aveva preso il via in anticipo già da tempo, ma la prima uscita, lo scorso dicembre, è stata quella di La Grua, passato da consigliere Popolo delle libertà, ad essere designato sindaco per La Destra di Francesco Storace, che a Belluno era arrivato a fine gennaio a promuoverne la candidatura. Poi c'è stata un'altra clamorosa uscita da uno dei principali partiti italiani: Jacopo Massaro, a gennaio, appena capito che non ci sarebbe stato spazio per i giovani (l'ex capogruppo comunale Pd è del 1974) ha levato le ancore e creato «Inmovimento». Potremmo definirlo il rottamatore bellunese, alla Matteo Renzi. Con lui se ne sono andati dal Pd anche altri numerosi esponenti, come Biagio Giannone, segretario del circolo di Mussoi, Lucia Olivotto segretario del circolo dell'Oltrardo Cavarzano, e Simonetta Buttignon componente dell'assemblea e del circolo del centro città. Ad appoggiarlo c'è anche "Insieme per Belluno". Ma il vero colpo di scena è arrivato poi di recente, quando la civica di Massaro ha chiuso un accordo pre-elettorale con il "Patto per Belluno" di Celeste Balcon, che insieme a Maria Cristina Zoleo (oggi passata a "Con Belluno"), alle scorse elezioni era arrivato a catalizzare l'8,82% delle preferenze. Era stato, infatti, l'Udc ad interessarsi al Patto per Belluno, ma l'accordo non si è evidentemente poi concretizzato. 
Sul fronte dei moderati (Udc e Verso Nord), invece, è arrivata l'ex dirigente comunale e direttore di Linea d'Ombra, Ida Bortoluzzi. Il Pd ha perso un pezzo, evitando le primarie, ma ha ormai una sua candidata forte, Claudia Bettiol, di lunga esperienza politica, promossa anche da Idv, socialisti e "Alternativa per Belluno" e, da domenica scorsa, anche dal Partito dei Comunisti Italiani. Ma non è solo a sinistra che succedono divisioni e liti. Anche dalla costola del Pdl, è uscita una nuova civica: Belluno protagonista. Il leader è l'ex vicepresidente della Provincia, Michele Carbogno, al quale segue Lorenza De Kunovich e si è aggregato pure Alessio Vainella. Carbogno è stato di fatto lasciato solo dal Pdl, per una vicenda legata ai tesseramenti: 200 iscrizioni pagate con un solo bollettino, anziché singole transazioni. Se per il Pdl è ormai netta la separazione dalla Lega, però, Belluno protagonista sembra avere toni più morbidi. Potrebbe, quindi, candidare direttamente Carbogno o appoggiare, magari, la Lega, vista la delusione derivante dal direttivo Pdl «fotografia della ex Dc». Ma il candidato leghista ancora deve uscire allo scoperto. Il nome ad oggi caldeggiato pare essere quello del vicesindaco, Leonardo Colle. Infine, si presenteranno il 6 maggio anche Andrea Lanari, candidato del Movimento 5 Stelle, mentre il partito autonomista Veneto Stato ha messo in campo Paolo Tomè. In corsa per Liga Veneta Repubblica anche il medico Andrea Dall’O.
DI SEGUITO IL TESTO PER FACILITARNE LA LETTURA

Domenica 4 Marzo 2012,
In questi giorni si legge sul Gazzettino come le cooperative abbiano preso il sopravvento su tutti gli appalti relativi alle pulizie negli ospedali nel Veneto (90 per cento). I più attenti lettori ricorderanno come io abbia, da sempre, sostenuto come il sistema delle cooperative, pur condivisibile da un punto di vista organizzativo, si ritorca contro i dipendenti.      Il sistema è piuttosto semplice: coloro che lavorano nelle cooperative vengono fatti soci e, in quanto tali, vengono assunti con contratti che possono derogare in pejus i vari contratti collettivi. Semplicisticamente: il dipendente/socio della cooperativa ha uno stipendio inferiore a un dipendente di altre aziende. Il risultato qual è? Che le cooperative, grazie a un costo del lavoro minore, possono offrire i loro servizi a prezzi inferiori e, in questo modo, vincono gli appalti. Ma io credo che non sia etico che un ente pubblico realizzi tali risparmi approfittando, pur se indirettamente, dello sfruttamento dei dipendenti/soci delle cooperative.
      Ci sarebbe anche da verificare come avviene il reclutamento di persone che, di fatto, vanno a svolgere servizi in sostituzione di dipendenti pubblici, senza dire delle agevolazioni fiscali.
      Qualcuno ricorderà che io mi scagliai contro una cooperativa i cui soci/dipendenti avrebbero dovuto andare a insegnare una sorta di educazione civica nelle scuole medie pubbliche di Belluno: in Commissione bilancio (che all’epoca presiedevo) chiedevo chi fossero questi insegnanti, quali selezioni fossero fatte per le assunzioni e, quindi, mi domandavo se fosse etico e socialmente condivisibile che in una scuola pubblica potessero andare a insegnare persone che non avevano mai superato un concorso pubblico. Si metteva a repentaglio finanche il principio di affidamento sancito dalla nostra Carta Costituzionale.
      Ci sono anche altri esempi, altrettanto importanti: dipendenti di cooperative che svolgono
servizio presso la casa di riposo di Belluno. E una mia proposta venne bocciata dal Consiglio Comunale in quanto definita pre-elettorale, ma io ho sempre sostenuto ciò, anche in tempi non sospetti.
      Ma chi fa proposte concrete, o è un demagogo, o è in cerca di voti: ciò è certamente più comodo che entrare nel merito della questione e prendere una posizione. La mia azione amministrativa (passata e, se gli Elettori vorranno, futura) credo sia assimilabile a quella di un Sindaco che, a quanto vedo, è molto apprezzato dai propri cittadini: il Sindaco di Calalzo, Luca De Carlo; egli è di centro-destra, sicuramente concreto, assume posizioni chiare, parla poco e realizza molto.
      Come avrà notato, non ho parlato di cooperative rosse, bianche o grigie: il problema non è il colore delle cooperative, ma il meccanismo messo in piedi da questi colossi che, ormai, stanno spazzando via tutte le piccole realtà imprenditoriali locali.
      Francesco La Grua
    
      candidato Sindaco per il Comune
    
      di Belluno per La Destra

     
VENERDÌ SI RICOMINCIA
CON IL GAZEBO A FELTRE
E SABATO A BELLUNO,
NOI SIAMO SEMPRE PRESENTI
COME IN PASSATO, 
ALTRI RISPUNTANO
SOLO ORA SOTTO ELEZIONI,
LA COERENZA E L'IMPEGNO
NON ALBERGA IN LORO.
SEMPRE IN MOVIMENTO
...E MAI STRAC!!!


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