venerdì 10 giugno 2011

MANIFESTAZIONE 16 GIUGNO A ROMA CONTRO EQUITALIA


L’associazione Legittima Difesa aderisce alla manifestazione che si svolgerà a Roma il 16 giugno per protestare contro l’iniquo, spregiudicato, vessatorio comportamento di Equitalia.


Chiedere il rispetto delle regole, chiedere che venga garantito il diritto di difesa dei contribuenti, chiedere di non mettere sulla strada le famiglie, chiedere di non far chiudere e fallire le imprese, non significa, come molti vorrebbero far credere, essere dalla parte degli evasori.


Giovedì 16 giugno saremo in piazza, accanto alle famiglie, alle imprese, alle partite IVA,
agli agricoltori, ai commercianti,
ai lavoratori, che chiedono solo
che venga loro garantito il diritto
di continuare a lavorare e vivere dignitosamente.

I contribuenti sono costretti a subire l’illegittimità dell’operato dell’Equitalia, alla quale il legislatore continua a riconoscere poteri sempre più incisivi, con gravi limitazioni del diritto di difesa, giustificate formalmente dal preminente interesse pubblico del contrasto all’evasione fiscale.

Senza contare che poi ci sono “figli” e “figliastri”.

La gente comune deve pagare tutto e subito. Chi deve ingenti somme trova sempre un accordo con gli enti creditori, avendo a disposizione pronta liquidità.
A causa delle gravi lacune legislative,
ovviamente volute,
al contribuente non rimane che affidarsi
alla Magistratura, la quale, in questo caso,
va a sostituirsi allo stesso legislatore, peraltro,
con decisioni non univoche,
anche nell’ambito degli stessi Tribunali.
http://www.legittimadifesaonlus.it/


Il legislatore dovrebbe rivedere il procedimento di esecuzione esattoriale, il quale in pratica obbedisce esclusivamente alla logica del massimo profitto, prevedendo, almeno:
- un controllo preventivo, in sede giurisdizionale, del titolo posto a fondamento dell’azione;

- un controllo preventivo delle facoltà di adozione di misure cautelari;

- un specifico giudizio di opposizione all’esecuzione;

- la determinazione del prezzo base degli incanti degli immobili, oggetto di esecuzione,
secondo valori di mercato;
- la possibilità di rateizzazione dei singoli
debiti o cartelle;
- interessi legali, senza l’applicazione di ulteriori
 sanzioni e spese.
Tale riforma servirebbe ad evitare che il privato cittadino sia costretto a subire passivamente azioni illegittime, in netto contrasto anche con principi riconosciuti dalla Costituzione ( in particolare per quanto concerne la compressione del diritto di difesa), essendo così posto nella condizione sia di difendersi,
che di adempiere a quanto dovuto.
 
La nostra battaglia continua con i nostri gazebo in tutta Italia...MILITANTI SEMPRE IN MOVIMENTO!!!





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